Ringraziamento

A Paolo, una persona con un universo nascosto in una semplicita' disarmante, un amico raro.

A Noemi che, ne sono sicuro, assieme a Paolo farà in modo che, quando siamo alla guida, il nostro piede destro e la nostra testa agiscano sempre in comune accordo..

Ciò che segue è copia/incollato da
"La nostra storia" di Miranda453 la cui stesura è iniziata il 29/01/2010
http://forum.quattroruote.it/posts/list/24604.page

Grazie a Giorgio, per la passione e la costanza nell'organizzare i raduni e raccontarli.

Grazie a Sandro63, a cui ho rubato le parole dell'introduzione

mercoledì 30 marzo 2011

Parte tre: San Biagio di Callalta Giugno 2008 (TV)

Tra un raduno e l'altro ci e' sempre tenuti in contatto e, grazie a Paolo, ho conosciuto Skype.

Non e' una cosa da poco poter parlare gratuitamente in tutto il mondo, la sera ci si sente e, credetemi, i rapporti sono davvero piu' stretti.

Il primo giugno del 2008 si e' deciso per San Biagio di Callalta presso l'azienda vinicola di Paolo, posto stupendo con un ristorante proprio nella sua proprieta'.
Abbiamo potuto parcheggiare le auto tutte affiancate e tra le tante era presente un modello Skoda storico della concessionaria di zona.
Al pranzo c'era anche Ivano, il titolare della stessa. 

Io, Serpinik e Giannizzero eravamo presenti dal giorno prima vista la distanza notevole da percorrere tutti in un giorno, cio' ha consentito di stare con gli amici gia' la sera ante raduno.

La dedizione di Paolo a questo raduno e' stata impeccabile, tutto e' andato per il verso giusto, dal cibo al tempo clemente.
Ci teneva al buon risultato e cosi' e' stato.

Successivamente sono tornato dalle sue parti con la famiglia ed abbiamo visitato Venezia.

Durante la mia permanenza sono stato ospitato, con la mia famiglia, a casa di Paolo a Casier e devo ammettere che mi sentivo a mio agio con i figli, la moglie ed i suoi genitori e non e' cosa da poco per me.

Sto scegliendo una foto e sfogliandole mi accorgo che sorrido....
Non so quanto durera' questa avventura ma i ricordi che ho sono indelebili, credo di essere davvero stato fortunato e concordo col fatto che bisognarebbe osservare cio' che sia ha e non cosa non si ha.
I figli ora non capiscono queste cose ma un giorno magari leggeranno e le loro giovanili alzate di spalle si trasformeranno in un riconoscimento per qualcosa che accade raramente.




FOTO

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